Le principali malocclusioni

Le principali malocclusioni
Prima di parlare di malocclusioni è bene spiegare cosa si intende per normo occlusione o meglio per occlusione normale.
Ma ancora prima dobbiamo spiegare cosa si intende per occlusione; il termine occlusione significa chiusura ed indica i rapporti che i denti hanno tra di loro quando la bocca è chiusa e le due arcate trovano contatto tra di loro. 
 
Nella situazione di normo occlusione (soggetto normo-scheletrico o in prima classe scheletrica) troveremo buone proporzioni della faccia e le arcate dentarie, le strutture ossee e la muscolatura della faccia sono tra di loro in un rapporto armonico tale da poter compiere le funzioni fonetiche, masticatorie ed estetiche. 
 
Quando questo rapporto tra le strutture della faccia non è armonico ci troviamo di fronte ad una malocclusione che allo stesso tempo può essere causa di disarmonia morfologica o funzionale. 
 
Le malocclusioni possono realizzarsi nelle tre direzioni dello spazio (verticale, sagittale e trasversale) e nell'ambito di tipi facciali diversi possono esistere delle malocclusioni dentali anche non coerenti con la morfologia scheletrica. 
 
Quindi nell’analizzare le malocclusioni l’ortodontista deve valutare i rapporti scheletrici (delle strutture ossee della faccia) e dentali nelle tre direzioni dello spazio sagittali (antero-posteriori quando il soggetto viene visto di profilo), verticali e trasversali. 
Potremo trovarci di fronte ad un soggetto che in normo occlusione che comunque presenta una malocclusione pur avendo un profilo relativamente armonico, per questo son state fatte delle classificazioni che ci permettono di individuare le differenze presenti tra una anomalia e l’altra.
 
 
le tre dimensioni dello spazio
 
 
 
 
Classificazione dei problemi sagittali (antero-posteriori quando il soggetto viene visto di profilo) dal punto di vista scheletrico. 
 
Prima Classe con profilo ortognatico.
il soggetto non ha una tipologia facciale che alterazioni del rapporto scheletrico in senso antero-posteriore ma in senso verticale potrà essere:
• Normale;
• Con la tendenza o con un Deep Bite scheletrico (un volto corto);
• Con la tendenza o un vero e proprio Open Bite scheletrico (un volto lungo);
La malocclusione può presentare problemi nei rapporti trasversali tra le arcate (ad esempio l’arcata superiore potrebbe essere più stretta di quella inferiore diversamente dalla norma) o presentare spazi tra i denti (diastemi), affollamenti, denti ruotati, protrusione delle arcate dentarie o denti inclusi (denti che non sono erotti). 
 
Seconda Classe con profilo di classe II retrognatico, la mascella sopravanza la mandibola.
Il soggetto ha una disarmonia antero-posteriore dovuta a:
• Mandibola normale e mascella protrusa 
• Mascella protrusa e mandibola retrusa
• Mascella normale e mandibola retrusa 
È fondamentale che l’ortodontista stabilisca bene difronte a quale seconda classe si trova per potere pianificare bene il piano di trattamento.
Secondo il prof. J. A. McNamara solo il 25% delle seconde classi dipende da protrusione del mascellare superiore il rimanente 75% dipendenti prevalentemente da retrusione mandibolare nelle varie forme. 
Di recente si ritiene addirittura che il 90 % circa delle II classi è a componente mandibolare.
J. A. McNamara (Angle Orthod 1981; 51: 177-202)
H. Pancherz, K. Zieber, B. Hoyer (Angle Orthod 1997; 67: 111-120)
Inoltre il soggetto che è in seconda classe potrà essere dal punto di vista verticale:
• Normale;
• Con la tendenza o con un Deep Bite scheletrico (un volto corto);
• Con la tendenza o un vero e proprio Open Bite scheletrico (un volto lungo);
La malocclusione può presentare problemi nei rapporti trasversali tra le arcate (ad esempio l’arcata superiore potrebbe essere più stretta di quella inferiore diversamente dalla norma) o presentare spazi tra i denti (diastemi), affollamenti, denti ruotati, protrusione delle arcate dentarie o denti inclusi (denti che non sono erotti). 
 
Terza Classe con profilo di classe III prognaico, la mandibola sopravanza la mascella.
Il soggetto ha una disarmonia antero-posteriore dovuta a:
• Mandibola normale e mascella retrusa
• Mascella retrusa e mandibola protrusa
• Mascella normale e mandibola protrusa
Anche in questo caso è fondamentale che l’ortodontista stabilisca bene difronte a quale terza classe si trova per potere pianificare bene il piano di trattamento.
Inoltre il soggetto che è in terza classe potrà essere dal punto di vista verticale:
• Normale;
• Con la tendenza o con un Deep Bite scheletrico (un volto corto);
• Con la tendenza o un vero e proprio Open Bite scheletrico (un volto lungo);
La malocclusione può presentare problemi nei rapporti trasversali tra le arcate (ad esempio l’arcata superiore potrebbe essere più stretta di quella inferiore diversamente dalla norma) o presentare spazi tra i denti (diastemi), affollamenti, denti ruotati, protrusione delle arcate dentarie o denti inclusi (denti che non sono erotti). 
 
 
1: profilo ortognatico 2: profilo di classe II retrognatico. 3 profilo di classe III prognaico
 
 
Classificazione dei problemi sagittali dal punto di vista dentale.
 
Il rapporto tra i denti
 
Sul rapporto dei primi molari permanenti il Dr. Edward H. Angle aveva basato la classificazione delle malocclusioni. Descrisse tre tipi di malocclusione basate sulla relazione mesio-distale dei Canini e delle cuspidi mesio-buccali dei Primi Molari Superiori in relazione ai Primi Molari Inferiori. 
 
Prima classe 
La Cuspide mesiovestibolare del I° Molare Superiore occlude nella piccola scanalatura del I° Molare inferiore, mentre la cuspide del Canino Superiore è situata tra il Canino ed il I° Premolare Inferiore. Definita: Occlusione Corretta. 
Corrisponde alla norma nei rapporti fra il mascellare superiore e la mandibola. L'arcata superiore è in posizione corretta rispetto a quella inferiore.
L'eventuale malocclusione (riportata in figura sopra) in questa classe comporta solo dei problemi dentali quali: protrusione, affollamento, rotazioni, etc. 
 
Seconda classe 
Il I° Molare Superiore occlude mesialmente al I° Molare Inferiore, mentre il Canino Superiore anteriormente a quello Inferiore. 
Definita: Occlusione non Corretta. L'arcata superiore ed mascellare superiore si trovano collocati troppo in avanti e l'inferiore è posta troppo indietro. 
 
Le malocclusioni di II Classe sono anomalie del livello basale sul piano sagittale che possono essere caratterizzate da: 
Protrusione superiore basale 
 
Terza classe 
Molare Inferiore occlude mesialmente al I° Molare Superiore, mentre il Canino Inferiore anteriormente a quello Superiore. 
Definita: Occlusione non Corretta. 
L'arcata inferiore e la mandibola sono troppo in avanti, o quella superiore troppo indietro.
 
 
Classi molari (vedi immagine)
La posizione dei molari secondo Angle nelle tre classi 1: Prima Classe - 2: Seconda Classe - 3: Terza Classe
 
 
 
1: Prima Classe - 2: Seconda Classe - 3: Terza Classe
 
 
 
Classi molari
La posizione dei molari secondo Angle nelle tre classi 1: Prima Classe - 2: Seconda Classe - 3: Terza Classe
 
Classificazione dei problemi verticali
Di norma gli incisivi dell'arcata superiore coprono quelli dell'arcata inferiore di 2 -3 mm.
 
Morso profondo 
Quando i molari chiudono tra loro, ma i denti anteriori superiori coprono troppo quelli inferiori (più di 3 mm).
 
Morso aperto
Quando i molari ed i premolari chiudono tra loro, ma i denti anteriori non si toccano. Possono esserci anche morsi pareti nelle zone posteriori delle arcate, spesso sono causate da interposizione anomala della lingua.
 
Problemi trasversali 
 
Morso incrociato 
Si ha un morso incrociato quando, pur essendo le due arcate dentarie in contatto, uno o più denti dell'arcata superiore non si contrappongono nel regolare rapporto vestibolo-linguale con quelli dell'arcata inferiore. 
In particolare i denti superiori invece di essere posizionati più esterni rispetto agli inferiori sono più all'interno. 
Di conseguenza la linea mediana sarà spostata, e quasi sempre anche la mandibola è deviata. 
Il morso incrociato può anche essere bilaterale.
È bene ricordare che normalmente, nella posizione di riposo, tra le due arcate permane uno spazio libero interocclusale di circa 0,5-2 mm, conosciuto anche come free way space. Nei soggetti normali il contatto tra i denti si realizza solo al momento della deglutizione che avviene circa 3000 volte nel corso di una giornata e durante la masticazione ma in questo caso tra i denti sarà interposto il cibo. 
 
 
 
 
 
 
Esempio di malocclusioni e trattamento
 
L'occlusione di questa paziente presenta contemporaneamente una chiusura di classe III°, un morso aperto ed un morso incrociato.
il caso è stato così risolto:
con l'iniziale uso di un apparecchio per espansione rapida del palato, che ha aumentato le dimensioni trasversali del mascellare superiore aprendo la sutura palatina, questo apparecchio aveva anche la dei ganci laterali che hanno permesso, una volta avvenuta l'espansione, l'applicazione di elastici da applicare ad un apparecchio extraorale tipo Delaire.
 
Con l'utilizzo di queste apparecchiature sono stati risolti i tre principali problemi presenti in questo caso.
 
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